Premio Acqui Ambiente XV edizione: cerimonia di premiazione domenica 7 luglio a Villa Ottolenghi
Grande attesa domenica 7 luglio, nella prestigiosa cornice di Villa Ottolenghi per la cerimonia di consegna del Premio Acqui Ambiente, giunto alla XV edizione, che si terrà alle ore 17,00 nello spazio antistante il celebre Tempio di Herta e sarà condotta da Licia Colò, insignita del premio Testimone dell’Ambiente nell’anno 2022, conduttrice di trasmissioni di successo, autrice televisiva, scrittrice e blogger, nota al grande pubblico come presentatrice di programmi di viaggi e per la sua attività di divulgazione scientifica.
La corrente edizione ha registrato una grande partecipazione di volumi: 66 opere partecipanti alle due sezioni, la sezione ordinaria e la sezione ragazzi, opere di grande livello tra le quali la Giuria ha selezionato i volumi vincitori.
Vincitori ex aequo della XV edizione, per la sezione ordinaria opere a stampa sono risultati Giannozzo Pucci curatore de La nuova agricoltura contadina. L’alba della rinascita per la terra, Libreria Editrice Fiorentina e Andrea Rinaldo con il volume Il governo dell’acqua. Ambiente naturale e ambiente costruito, Marsilio editori.
Vincitore della XV edizione, per la sezione ragazzi opere a stampa è risultato Graziano Ciocca con il volume Bufale bestiali. Perché gli animali non sono quelli che crediamo, De Agostini Edizioni.
Una menzione è stata assegnata a Davide Longo per il volume Montagna si scrive stampatello, Adriano Salani Editore.
Per il Concorso Scolastico Nazionale Go Green Lab (Laboratorio di Ricerca Ambientale), concorso che ha interessato gli studenti delle scuole superiori d’Italia, la Giuria ha decretato vincitore l’Istituto di Istruzione Superiore “Rita Levi Montalcini” di Acqui Terme (AL) – Triennio classi indirizzo Biotecnologie Ambientali (III H, IV H e V H) con “Microrganismi ambientali: alleati preziosi”. Una menzione particolare sarà conferita all’Istituto di Istruzione Superiore “Il Tagliamento” di Spilimbergo (PN) – IT Agrario, Agroalimentare, Agroindustriale (1FA con la collaborazione di alcuni studenti delle classi 3BP e 5DP) per il progetto “Orto a petrolio zero”.
Un riconoscimento alla famiglia De Rossi per l’impegno profuso nel realizzare il progetto “Luna sul Mare”, una serie di dodici documentari, che racconta la storia dell’avventuroso viaggio in kayak a vela, camper e traghetto di una bimba dai 4 anni, con i suoi genitori, lungo tutto il Tirreno, dalla Liguria alla Sicilia, entrando in contatto con piccole realtà locali, produttori biologici, volontari, ricercatori ed esperti interessati a risolvere la questione dell’inquinamento da plastica negli oceani, visitando acquari, musei, centri visita e aziende che spiegano alla bambina i loro progetti, prodotti innovativi, soluzioni e attività.
Una cerimonia ricca di novità e di interventi diversificati nel genere e nella forma accoglierà i premiati, con un alternarsi di proposte innovative.
La Giuria ha premiato Edo Ronchi quale “Testimone dell’Ambiente “per il suo lungo e costante impegno ambientale. In qualità di Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, dal 2008, ha puntato ad ampliarne gli orizzonti dell’ambientalismo misurandosi, da una parte, con la green economy e, all’altra, con il coinvolgimento delle imprese nel cambiamento verso la sostenibilità. Dal 2012 coordina la stesura della Relazione annuale sullo Stato della green economy e svolge la relazione introduttiva degli Stati generali a Ecomondo di Rimini. Dal 2019 è promotore del Circular economy network che realizza studi e iniziativa per l’economia circolare e dal 2018 è fra gli animatori del Green city Network che promuove un cambiamento green delle città .
La fondazione Hans-Carl von Carlowitz di Chemnitz, Germania, gli ha assegnato il premio per la Sostenibilità 2020, nella categoria Europa, con la seguente motivazione: “per l’autenticità e la risolutezza nel sostenere fattivamente nel corso della sua vita, la giustizia ambientale, il contrasto ai cambiamenti climatico e il miglioramento della qualità della vita delle persone in Italia e nel mondo”.
Dal 1996 al 2000 è stato Ministro dell’Ambiente e ha realizzato numerose riforme ambientali: della gestione dei rifiuti (il “decreto Ronchi”); per la tutela degli habitat naturali della flora e della fauna selvatica; per la prevenzione del rischio idrogeologico e per la tutela delle acque dall’inquinamento Come Ministro dell’Ambiente ha contribuito alla definizione e ha firmato per l’Italia il Protocollo di Kyoto per il clima nel 1998. E’ stato fra i protagonisti dell’impegno politico ambientalista: nel 1989 fu fra i fondatori e portavoce nazionale dei Verdi Arcobaleno e nel 1990 fra i protagonisti della unificazione con le Liste Verdi e della nascita della fondazione della Federazione dei verdi. Nel 1986 è stato il primo firmatario -presentatore dei 3 quesiti per il referendum antinucleare del 1987.
Studioso ed esperto delle problematiche ambientali, ha scritto diversi libri, fra i quali: Le sfide della transizione ecologica – Piemme -Mondadori Libri spa, Milano 2021; La transizione alla green economy – Ed. Ambiente, Milano 2018; Uno sviluppo capace di futuro – Le nuove politiche ambientali, Ed. Il Mulino, Bologna, 2000.
Un volto caro al grande pubblico calcherà il palco del Premio Acqui Ambiente, il Col. Mario Giuliacci, per ricevere il Premio Testimone dell’Ambiente. La Meteorologia è sempre di più sulle prime pagine dei giornali e nei titoli dei TG, sia perché le nostre attività dipendono in modo crescente dal tempo che fa, sia perché si stanno intensificando i disastri ambientali provocati da fenomeni atmosferici. Mario Giuliacci, simpatico e noto meteorologo e climatologo che ha descritto per anni le previsioni del tempo, ha dedicato la sua vita e la sua carriera allo studio della meteorologia.
Laureato in Fisica nel 1967 presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Dal 1969 Ufficiale, per concorso, del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare ove ha seguito un corso annuale di specializzazione in “Fisica dell’Atmosfera” onde essere abilitato alla professione di Meteorologo.
Ha diretto il Centro meteo del Nord Italia a Milano Linate dal 1983 al 1990 ove aveva alla sua dipendenza 80 militari. Dal 1986 al 1993 è stato docente di Fisica dell’Atmosfera presso il Corso di Laurea in Fisica dell’Università agli Studi di Milano e poi, dal 1994 a 2014, nel Corso di Laurea in Scienze Ambientali presso l’Università agli Studi di Milano-Bicocca.
Dal 1992 al luglio 2010 ha curato la rubrica del tempo sul Corriere della Sera e sulla Gazzetta dello Spot e dalla. E dal dal 1998 al 2008 anche una rubrica settimanale su «Tempo e meteoropatie» sulla rivista Donna Moderna. Dal 1995 al luglio 2010 è stato direttore operativo del Centro Epson Meteo e principale commentatore meteo sui tg del Canale 5.
Nel 2014 ha attivato un proprio sito professionale su Internet: www.meteogiuliacci.it del quale è Direttore operativo.
E’ autore e/o coautore di una decina di opere inerenti la Meteorologia. quali “Se non ci fosse la luna… (Mursia)”, “Le previsioni del vento e del tempo (Mursia), “Dottore, mi fa male il tempo (AlphaTest)”, “Prevedere il tempo con Internet” (AlphaTest), “Manuale di Meteorologia” (780 pg -AlphaTest), “Meteocuriosità” (Ronca Editore), “La neve” (AlphaTest).
La Giuria del Premio, per questa edizione, ha deciso di conferire il premio “Testimone dell’Ambiente” ai cittadini di Cortemilia per il ruolo centrale svolto ai tempi della lotta per chiudere l’Acna di Cengio: il premio viene conferito a Cortemilia in rappresentanza di tutti gli uomini e le donne della Valle che tanta parte attiva hanno avuto e continuano ad avere per far cessare il secolare inquinamento della Valle Bormida. A ritirare il Premio sarà il Sindaco di Cortemilia Sig. Roberto Bodrito accompagnato dalla Signora Claudia Patrone, testimone e protagonista attiva degli eventi.
Cortemilia è stata protagonista assoluta in tutte le proteste popolari organizzate nel secolo scorso in Valle Bormida, a partire dal 1922 quando venne ordinata la chiusura del suo acquedotto comunale avvelenato dalle acque del fiume inquinato a causa degli scarichi dell’allora dinamitificio SIPE (Società Italiana Prodotti Esplodenti). Il 12 maggio 1956 tra Cortemilia e Gorzegno si svolse una grande manifestazione dei valligiani che risalirono la Valle per protestare contro l’inquinamento. Cinquantadue persone, per lo più contadini, furono arrestati per blocchi stradali. Altre proteste si tennero negli anni ’60 e ’70 guidate dallo storico sindaco di Cortemilia Carlo Dotta. Ma il suo ruolo divenne ancora più centrale tra il 1985 e il 1999, il periodo cruciale della battaglia anti Acna che si concluse con la cessazione delle produzioni della fabbrica della morte. Il paese, diviso in due dal fiume rosso, pativa gli effetti dell’inquinamento più di ogni altro per motivi ambientali, sanitari, economici e anche paesaggistici. La splendida conca verde in cui sorge Cortemilia, di origini romane, era macchiata da un fiume color del sangue raggrumato (come lo descriveva Fenoglio in “Un giorno di fuoco”) che metteva i brividi solo a vederlo.
Ginetto Pellerino, giurato del Premio Acqui Ambiente, nel suo libro “Acna gli anni della lotta” scrive: “Frequentavo la seconda elementare quando il maestro Giuseppe Pollarolo ci chiese di disegnare e colorare il fiume che attraversa e divide in due il mio paese: il Bormida. Non ebbi un attimo di esitazione, presi il pastello nero e cominciai a passarlo sul foglio riempiendo quella lunga striscia che nella mia immaginazione voleva essere il corso d’acqua sulle cui sponde ero nato e cresciuto. Il colore del Bormida è sempre stato il nero e non l’azzurro. Nero come la pece nei giorni di magra, più chiaro, ma ancora livido e tenebroso, durante le piene”.
A Cortemilia aveva sede l’Associazione Rinascita Valle Bormida, da Cortemilia partivano la maggior parte dei pullman verso Torino, Genova, Milano, Roma, Strasburgo per protestare e portare la voce della popolazione inquinata nelle principali sedi istituzionali italiane e europee e sempre a Cortemilia domenica 11 settembre 1988 si svolse una delle più importanti manifestazioni di protesta di quel periodo di lotta, con ottomila persone che sfilarono in corteo lungo il corso del fiume per contestare il decreto di riapertura dell’Acna dopo un breve periodo di chiusura sperimentale. Quella che oggi è la capitale della nocciola e uno dei centri dell’Alta Langa più apprezzati da turisti e visitatori seppe in quegli anni trovare uno spirito di orgoglio e unità che ne fecero la guida indiscussa di una protesta civile e pacifica con cui la gente della Valle Bormida vinse la sua grande battaglia, per il presente, ma soprattutto per il futuro”.
Il Premio Acqui Ambiente – dichiara il Sindaco di Acqui Terme dottor Danilo Rapetti Sardo Martini – nel ricordare gli eventi che hanno segnato la storia del nostro Pianeta, lasciando tracce profonde nell’ambiente che ci ospita, vuole tuttavia guardare al futuro con positività, portando alla luce esempi di virtuosismo ecologico e di progettazione che contribuiscono a risanare la Terra e, nello stesso tempo, premiando coloro che si fanno portavoce a livello politico o nel campo della ricerca. Il forte impatto di tale divulgazione garantisce una maggiore sensibilizzazione e rispetto dell’ambiente.
L’Assessorato alla Cultura promuove, attraverso i propri premi letterari, una formazione ambientale e storica – dichiara l’Assessore dottor Michele Gallizzi – siamo orgogliosi di riscontrare l’apprezzamento da parte di un pubblico sempre più attento al rispetto per l’ambiente, particolarmente nelle fasce più giovani che comprendono l’urgenza di un cambiamento radicale delle abitudini di vita. L’impegno del nostro Assessorato si manterrà costante grazie all’attenzione che Editori e Autori prestano al nostro Premio.
La Fondazione Cassa di Risparmio – sottolinea il presidente, notaio Luciano Mariano – è partner, anche quest’anno, del Premio Acqui Ambiente che ha come palcoscenico uno dei giardini più belli d’Europa, insignito dell’European Garden Award, il più prestigioso premio internazionale dedicato all’architettura del paesaggio. In questa cornice verranno premiati adulti e studenti che hanno partecipato numerosi a questa edizione, accanto a personaggi per i quali la tutela dell’ambiente è diventata uno scopo di vita. Un evento importante per il nostro territorio che, sempre più spesso, fa i conti con le terribili conseguenze del cambiamento climatico.
Il Parco di Villa Ottolenghi, che ospiterà la cerimonia, è un’opera architettonica che gode di un continuo comunicare con la natura, nella quale è inserita in modo armonico: le aree verdi che circondano la Villa costituiscono un giardino di circa 10 mila mq. Gli immensi spazi verdi progettati in modo consapevole da Pietro Porcinai sono ricchi di emergenze scultoree come le eleganti panchine girevoli scolpite nel marmo, la statua del Tobiolo e i particolari in ferro battuto dei Maestri Ferrari; e a stupire ancora maggiormente è il primo Giardino Giapponese di Pietro Porcinai, chiamato “Giardino delle Pietre”. Il complesso di Villa Ottolenghi è l’unico esempio in Italia di stretta collaborazione tra architetti, pittori, scultori e mecenati per dar vita a una Dimora padronale ricca d’importanti opere d’arte. Villa Ottolenghi-Wedekind è frutto delle migliori menti creative del secolo scorso e riconosciuto manifesto del Bello, dell’Armonia e del Buon Gusto, grazie al mecenatismo dei Conti Ottolenghi che chiamarono a Borgomonterosso i più grandi artisti ed architetti del secolo. Il primo ad essere contattato affinché desse vita al sogno della Famiglia fu l’architetto Federico D’Amato; si susseguirono Marcello Piacentini, Ernesto Rapisardi e Giuseppe Vaccaro. Molti altri giovani artisti furono ospitati grazie al mecenatismo dei Conti, tra cui Ferruccio Ferrazzi, Fortunato Depero, Adolfo Wildt, Libero Andreotti, Fiore Martelli, Arturo Martini, Rosario Murabito, Venanzio Crocetti ed i maestri del ferro Ernesto e Mario Ferrari. Il parco – unico esempio visitabile di un capolavoro di Pietro Porcinai, ha valso a Villa Ottolenghi il 1° Premio “European Garden Award” del 2011 (http://villaottolenghi.it/).
Il Mausoleo, oggi “Tempio di Herta”, non lontano dalla Villa, è il singolare risultato di un progetto straordinario. Maestosa e incombente, la costruzione a pianta circolare in marmo di Candoglia, supera i 20 metri di altezza e i 18 di diametro. Il Portale, monumentale opera dei Maestri Ernesto e Mario Ferrari per lavorazione artistica e meccanica, del peso di 20 quintali, fa da preludio ai 700 metri quadrati degli affreschi ad encausto di Ferruccio Ferrazzi, Accademico d’Italia, (insieme a Guglielmo Marconi, Filippo Tommaso Marinetti, Giovanni Gentile, Gabriele D’Annunzio) e ai mosaici sull’Apocalisse, da cartoni dello stesso pittore e realizzati della scuola musiva di Ravenna e della Città del Vaticano. Il grande parco, disegnato dall’architetto paesaggista Pietro Porcinai, che circonda l’imponente costruzione era stato battezzato dai conti Ottolenghi “Paradiso terrestre” e ha ospitato opere scultoree di Arturo Martini, come il Tobiolo, le due versioni dell’“Adamo ed Eva”, “Il leone di Monterosso”, che sovrastava l’ingresso del Tempio ed i due leoni-chimere di ispirazione etrusco-assiro babilonese. Per l’occasione la dottoressa Silvia Invernizzi, proprietaria di Villa Ottolenghi, ha deciso di offrire al pubblico dell’Acqui Ambiente la possibilità di visitare il Mausoleo con l’aiuto di guide preparate che illustreranno gli splendidi mosaici e affreschi del Tempio a partire dalle ore 14,30.
E’ stato predisposto un servizio navetta gratuito, che farà la spola fra Piazza Levi (Municipio) e Villa Ottolenghi – Tempio di Herta (a Monterosso) a partire dalle ore 14.00. Villa Ottolenghi dispone inoltre di un ampio parcheggio gratuito, che sabato sarà a disposizione dei presenti.
Villa Ottolenghi dispone inoltre di un ampio parcheggio gratuito, che sarà a disposizione di tutti i presenti.
Il Premi Acqui Ambiente ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria ed è sostenuto dagli enti promotori la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e il Comune di Acqui Terme, cui fa capo la concreta organizzazione della manifestazione. E’ inoltre sostenuto dall’Istituto Nazionale Tributaristi, da CTE Costruzioni Tecno Elettriche Spa, dal Gruppo Benzi, da Pregis S.p.A.